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Scambio di Coppia

Il passato ritorna 1


di robydany54
11.03.2013    |    14.007    |    2 9.5
"Salimmo sull’imbarcazione e subito ci dirigemmo in cerca della meta..."
Dopo molti anni di matrimonio, tutto procedeva in modo esemplare, ogni tanto,qualche divergenza di opinioni, subito assopita da una pronta riconciliazione; insomma una coppia come molte . Navigando in internet per lavoro, sempre più frequentemente mi imbattevo in siti dove veniva proposto lo scambio di coppia, esaltando la procedura come una benefica boccata di aria nuova, con lo scopo di rinnovare un rapporto di coppia là dove si fosse un pochino indebolito o affievolito. Nei molteplici siti specializzati,oltre lo scambio di coppia veniva proposto il famoso triangolo, tanto decantato da Renato Zero negli anni 70’. Una miriade di uomini soli “singles” offrivano le loro prestazioni, con tanto di foto e misure,per allettare le varie coppie. Anni addietro con Roberta mia moglie dall’età di 34 anni, conosciuta alla facoltà di architettura di Roma, in uno dei tanti viaggi fatti assieme, in un villaggio turistico naturista, avemmo un esperienza a quattro con una coppia di Verona. In quella occasione la mia adorata mogliettina, allora solo fidanzata, non si scompose più di tanto ed accettò senza fiatare il trasgressivo menage: partiamo dall’inizio:fummo abbordati dalla coppia con premeditazione, dato il nostro aspetto accattivante. Un pomeriggio mentre Roberta dormiva, non avendo sonno e non avendo di meglio da fare, mi recai nella sauna del villaggio, per concedermi una bella e rilassante sauna ed approfittarne per vedere un pochino di belle fiche , cosa che non guasta mai. Entrando rimasi di stucco, era quasi vuota , vi erano solo due persone,un uomo ed una donna, che vista la tranquillità si stavano dando da fare, abbandonandosi in intime effusioni; lei gli stava succhiando il cazzo. Un pochino imbarazzato mi sedetti dalla parte opposta per non essere inopportuno. I due smisero immediatamente e alla meno peggio si ricomposero in un atteggiamento più consono alla situazione. Poco dopo finito il tempo, uscii dalla sauna e mi recai al bar per un buon caffè. Voltandomi rividi i due giovani della sauna seduti poco distanti. Lei si alzò e con fare deciso si accomodò al mio tavolino , scusandosi per il comportamento poco corretto assunto nella sauna. Iniziammo a parlare del più e del meno e subito fummo raggiunti dal ragazzo o meglio il marito. Facemmo amicizia trovando molti punti in comune. Ammisero di averci notati e specialmente lui mi chiese di Roberta , complimentandosi con me per la sua bellezza, e per le sue forme ben proporzionate. Lusingato ed anche un pochino spiazzato per tanto entusiasmo, ricambiai i complimenti riferendomi alla sua consorte, complimenti meritati altezza un metro e settanta, due belle tette una terza abbondante due belle chiappette sode ed un pube pelosissimo . La donna visibilmente compiaciuta, mi ringrazio regalandomi un bel bacio sulla guancia. Mentre mi stringeva per baciarmi mi avvolse con le sue tette facendomele sentire tutte. Ci salutammo e tornai nel bungalow, dove trovai Roberta sotto la doccia; fortemente eccitato dal precedente contatto con la sconosciuta e trovandomi davanti si tanta bellezza, ne approfittai aprendomi un varco nella bocca di Roberta la quale accolse il mio cazzo con enfasi, iniziando a succhiarlo tutto. Bastarono pochi colpi che la inondai di sborra . Dopo il meraviglioso pompino, le raccontai della nuova amicizia fatta nel pomeriggio e delle lusinghe nei suoi riguardi. La sera stessa incontrammo al bistrot i due coniugi; subito ci vennero incontro e ci invitarono al loro tavolino per un bel gelato. I due sconosciuti si presentarono Silvia e Marco. Parlammo un pochino cercando di fare amicizia trovando punti in comune. I due si inoltrarono in discorsi piccanti affrontando argomentazioni inerenti al sesso ed al rapporto di coppia. Esplicitamente ci informarono della loro attrazione verso lo scambiamo . Guardavo Roberta e rimanevo nel vederla impassibile ed accomodante di fronte a simili argomentazioni. Tornati al bungalow la discussione fatta poco prima ebbe i suoi risultati: Roberta mi confessò di essere molto turbata ma nello stesso tempo eccitata dei dialoghi con i due. Erano anni che stavamo assieme ma così troia non l’avevo mai vista; iniziò con la mano a toccarmi il cazzo ,palpandomi i coglioni. Senza esitare mi prese la mano e la posizionò sulla sua fica fradicia di umori, invitandomi contemporaneamente a violarle il buco del culo. Ansimando ad alta voce pretese di essere inculata. Senza replicare appoggiai la mia cappella gonfia e dura tra le chiappe e senza fatica le entrai fino al fondo del buco del culo , facendola urlare di piacere. Durante il susseguirsi delle spinte anali, sempre più violente e profonde,
le avevo inserito due dita tra le fauci, simulando un secondo cazzo e nello specifico quello di Marco, mi agitavo avanti e dietro sia con la mano che con il cazzo e la incitavo a leccarlo e succhiarlo per farlo sborrare dentro di se. Presa dalla foga la troia iniziò a masturbarsi pregandoci di venirle dentro, svuotando completamente i coglioni nel suo corpo. Si era immedesimata all’idea dei due cazzi.
L’indomani mattina, incontrammo sulla spiaggia i nostri amici. Avevano affittato una barchetta per girare lungo la costa in cerca di qualche caletta isolata dove stare in santa pace. Salimmo sull’imbarcazione e subito ci dirigemmo in cerca della meta. Avevo il cuore in gola; ci stavamo dirigendo in un posto isolato per fare … sesso; avrei gustato di lì a poco il sapore della sconosciuta, dilettandomi in una bella leccata di fica. Mentre pensavo insistentemente a questo la vedevo di fronte a me tutta nuda con le cosce larghe, a fica completamente aperta, diaframmata solo dal folto pelo pubico. Roberta chinata a colubrina cercava qualcosa nella sacca mostrando tutte le sue grazie nascoste, mettendo in primo piano il suo bel buchetto del culo, circondato da una leggera peluria. Di fronte a quelle paradisiache visioni i nostri poveri cazzi erano al massimo dell’eccitazione. Compiaciute le due donne scoppiarono in una fragorosa risata… ride bene chi ride ultimo… Attraccati alla riva, scendemmo dall’imbarcazione e ci stendemmo al sole. Dopo pochi minuti senza alcun pudore, Silvia iniziò a masturbare il marito; Roberta per non essere da meno prese il mio cazzo e accarezzandolo dolcemente si cimento in una pippa senza eguali. Sentivo la sua mano andare su e giù e con la coda dell’occhio guardavo lo spettacolo che mi si stava prospettando poco distante. Silvia con una mano impugnava il cazzo del marito e con l’altra gli massaggiava le rigonfie palle. Sentendosi osservata, la donna si stacco dal compagno ed iniziò assieme a Roberta a dedicarsi al mio cazzo. Senza esitare presi la mano della mia compagna e la piazzai sul cazzo dello sconosciuto. Lo scambio era avvenuto; Silvia toccava il mio cazzo e Roberta quello di Carlo. Godevo nell’osservare la mia donna alle prese con un cazzo che non fosse il mio; la vetta massima la provai quando smise di toccarlo ed allargando la bocca lo prese tutto ingoiandolo fino alle tonsille. Presi Silvia per la testa e le infilai tutto il cazzo tra le labbra. A ritmo le due donne si cimentavano in un bocchino alternato da profondi e sensuali virtuosismi linguistici. Entrambe all’unisono roteavano la lingua attorno alla cappella, inzuppandola di saliva e facendola successivamente sparire tra le loro fameliche fauci. Le venimmo sul volto, schizzandole tutto il nostro fluido piacere sulla faccia. Tutte imbrattate le due donne iniziarono leccarsi a vicenda asportando la sborra dalle loro guance. Prese dalla foga si abbandonarono alla voluttà, regalandosi una serie di baci e languide carezze, palpandosi a vicenda.
Avevamo rotto il ghiaccio ed altre giornate e soprattutto nuovi ed intriganti incontri ci aspettavano. Tornati al bungalow ci sdraiammo tutti sul letto e non ancora sazi di sesso, iniziammo un nuovo approccio : presi Roberta e la penetrai da dietro facendole sentire tutto il mio cazzo dentro la fica; lo stesso fece Marco con Silvia mettendosi di fronte a noi. Mentre le scopavamo,nel silenzio del posto, rotto solo dallo sciacquettio delle fiche, le due donne a vis a vis si slinguettavano donandoci un grosso impatto emotivo: chi non si eccita guardando due donne amoreggiare. Continuavo ad entrare ed uscire dalla fica di Roberta completamente fradicia,quando ad un tratto vidi Marco avvicinarsi a cazzo dritto in prossimità della sua bocca. Lei si voltò guardandomi negli occhi per un benestare ; annuendo la invitai a prenderglielo in bocca. Subito si inghiotti il membro facendolo sparire tra le sue labbra vogliose. Continuammo per un poco poi io proposi il cambio; Fino ad ora ci eravamo limitati solo a giochetti soft orali e manuali, senza ricorrere alla penetrazione. Era giunto il momento; vidi l’espressione di Roberta terrorizzata : stava per essere penetrata nella fica da un altro cazzo ed il tutto sotto i miei occhi. Marco si mise al mio posto, e dopo aver lubrificato con la mano la fica della mia donna le introdusse il suo grosso arnese fasciandola senza fiato. Con i due cazzi dentro di lei la donna iniziò dimenarsi cercando con gli occhi un mio consenso. Mentre la scopava con foga , mi chiese di sborrarle dentro inondandola tutta. Diedi il mio consenso e poco dopo urlando di piacere le scaricò mezzo litro di sborra dentro la vagina. Io pure non fui da meno ; togliendolo dalla bocca della mia donna, lo infilai tutto inondato di saliva dentro la fica di Silvia facendola godere come una pazza. Poco dopo sotto lo sguardo attento dei due spettatori arrivai anch’io al logico epilogo scaricando tutto il mio piacere dentro la donna. Da quel giorno sono ormai passati 20 anni , non ne abbiamo più parlato e non abbiamo più avuto esperienze così coinvolgenti. Ritornando ad oggi il pensiero di quei giorni mi viene spesso in mente regalandomi forti e piacevoli emozioni. Mi piacerebbe ripetere l’esperienza forse pure per assaporare qualcosa del passato.
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